mercoledì 16 dicembre 2015

RIPRENDIAMO IL COMANDO DELLA RINASCITA EUROPEA

RIPRENDIAMO IL COMANDO DELLA RINASCITA EUROPEA Leone Montagnini 29 novembre alle ore 3:21 Arrancare dietro gli altri, stare sempre all'inseguimento è deprimente ed in fin dei conti perdente. Si guida bene sull'autostrada quando, senza fare gli sbruffoni, si può fare un sorpasso rapidamente con sicurezza. Ripeto questo da decenni e sono stato contento di aver sentito il concetto sulla bocca di Matteo Renzi. Dobbiamo entrare in Europa? Cosa? Stiamo scherzando? E' l'Europa che semmai deve entrare in Italia, perché l'Europa è una nostra creatura. Sia culturalmente, quando Francesco Petrarca in veste di cancelliere insegnava a scrivere alla corte dell'Imperatore tedesco ed i nostri padri inventavano l'umanesimo, recuperando la cultura antica greca e latina. Umanesimo che poi migrò in Francia, per assumere tinte invero piuttosto buie in quel Martin Lutero che nel 1500, quando venne a Roma per l'Anno Santo, si scandalizzò al vedere che coi soldi delle indulgenze l'Italia finanziava le bellezze uniche del Rinascimento. Sia politicamente, in quanto il trattato fondativo della Comunità Economica Europea fu firmato a Roma il 25 marzo 1957 da Italia, Francia, Germania Ovest e Benelux. E giù le mani dalla Grecia! Pagate appena un milione di euro, non dico tanto, per ogni parola che la Grecia vi ha insegnato. La stessa parola Europa è greca, Democrazia, Economia, Politica, Semaforo, Fotosintesi, Crisi. Gli stessi Vangeli sono scritti in greco come lingua originale. La povera Grecia prima aggredita alle spalle da Mussolini, poi gettata nella guerra civile post-bellica, poi sotto il tallone della dittatura dei colonnelli, poi di quella dei generali, infine strozzata dal capitale speculativo internazionale per un solo motivo: perché è economicamente piccola, quindi facilmente aggredibile (non a caso il primo esperimento l'aveva fatto aggredendo la minuscola Islanda. La Grecia è la madre della nostra civiltà occidentale, la fonte del nostro spirito, del nostro essere. Ed è stata trattata come un paese di ignavi, di spendaccioni a buffo e mangiapane a tradimento. Chi per prima ha aperto le braccia ai profughi dalla Siria scacciati dalle case da predoni senza scrupoli, e poi praticamente gettati in mare su gommoni dai turchi? La Grecia. Chi ha blindato le frontiere? La Francia. Per chi avete pianto? non certo per la Grecia. Il fatto è che siete eterodiretti, teleguidati dall'esterno, pianget e inveite su comando. L'italia deve prendere per mano la sua sorella Grecia e tracciare la via della rinascita dell'Europa, in nome della nostra duplice vocazione mediterranea ed europea. Leone Montagnini

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