mercoledì 16 dicembre 2015

LA RIFORMA CLUNIACENSE E LE ALTRE RIFORME

LA RIFORMA CLUNIACENSE E LE ALTRE RIFORME. Leone Montagnini 9 novembre 2015 Le chiese cristiane, quella latina in particolare, cioè quella che chiamiamo cattolica e che rispetto al concilio di Calcedonia (451 d.C.) è tanto "ordodossa" quanto quella dell'ex impero di Bisanzio, che si estese poi fino Russia, hanno saputo negli anni riformarsi rigorosamente. Un esempio particolare è la Riforma Cluniacense. Questa ha i suoi prodromi nell'VIII secolo d.C. con lo scopo di contrastare l'ingerenza del potere politico sulla chiesa, in particolare sui monasteri. Poi si coagula nell'abbazia benedettina di Cluny, in Borgogna, e si diffonde per le miriadi di monasteri benedettini sparsi in Italia. Infine l'ondata riformatrice nell'XI secolo giunge a Roma. Soprattutto con l'abate cluniacense Odilo. A Roma il problema era costituito dal fatto che i papi erano condizionati dall'aristocrazia romana, che ne controllavano l'elezione. Venne combattuta alacremente la "simonia", cioè, la compravendita di cariche ecclesiastiche. Dante così dice dei simoniaci: «O Simon mago, o miseri seguaci che le cose di Dio, che di bontate deon essere spose, e voi rapaci per oro e per argento avolterate, or convien che per voi suoni la tromba, però che ne la terza bolgia state. » (Dante, INFERNO, Canto XIX). Un'altra stortura era data dal "nicolaismo" termine che designava l'usanza dei preti di sposarsi o di avere concubine. Qualcuno supponeva facessero anche delle orge. Nella Roma, spesso frequentata dai cluniacensi scaturì, il movimento di riforma si abbatté pensantemente su queste deviazioni dal dettato evangelico (Cfr. ). Alcuni abati di Cluny divennero papi, come Urbano II, che nella miniatura riportata in calce benedice l'altare del monastero di Cluny di cui era stato priore. Come ho detto in un precedente post dedicato al matrimonio di Francesco con la Povertà, nella Chiesa sono sorti potenti movimenti di riforma, come il monachesimo del deserto in Siria, Egitto, Italia per vivere una vita secondo i dettami evangelici. Ricordiamo i possenti movimenti pauperistici tra XII e XIII secolo. Anche il Concilio di Trento, che ora molti storici riconoscono essere stata una "Riforma cattolica", piuttosto che una "Controriforma", ebbe profonde conseguenze riconoscendo e applicando molte delle critiche provenienti dal protestantesimo, soprattutto per quanto riguardava Da ultimo il Concilio Vaticano II - come ricordavo nel citato post - diede una ventata di rinnovamento che ancora oggi spira nella chiesa. In questo ambito chi vuole bene al mondo, anche gli atei, a mio parere, dovrebbe stare vicino al Papa Francesco, invece di gridare ad un tumore insanabile della chiesa. Vi prego studiate, studiate, studiate. Ho visto libri su cui gravava l'interdizione del Sant'Uffizio come Esperienze Pastoriali di don Milani mandati al macero da colleghi bibliotecari ignoranti: "Ma che ci importa: è roba di Chiesa!". L'ignoranza è alla base di un'intolleranza forze più feroce dell'intolleranza motivata da motivi intellettuali. E stiamo attenti, nel tempo della specializzazione estrema, ognuno di noi è sapientissimo del proprio francobollo specialistico, ma è un ignorante come una capra in tutto il resto. Lo insegnava già Socrate, in un tempo in cui la divisione del lavoro intellettuale non era così esasperata come oggi.

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